Comunicato stampa

EC Sci alpino: doppietta tedesca a Pila; a La Thuile vince Maytakov

Numero
16 Marzo 2012

Sotto il cielo coperto e qualche fiocco di neve, le Finali di Coppa Europa, con la disputa del Gigante, salutano Pila e La Thuile e si trasferiscono a Courmayeur per la conclusione spettacolare: stasera, al Jardin de l'Ange, l'estrazione pubblica dei pettorali dello Slalom di domattina e l'inizio della celebrazione dei cento anni di fondazione dello Sc Courmayeur MB e, domani, alle 9, sulla pista Checrouit, i due Slalom, maschile e femminile, su due tracciati. Oggi, a Pila, il Gigante parla tedesco, con doppietta mitteleuropea grazie a Veronique Hronek e Barbara Wirth, mentre a La Thuile c'è la conferma del russo Sergei Maytakov, che vince la gara e s'aggiudica la coppetta di specialità, oltre al posto di diritto in Coppa del Mondo il prossimo anno. Dopo una prima manche più ombre che luci, si riscattano gli azzurri, con De Aliprandini terzo, Marmaglia ottavo, Casse dodicesimo e Peraudo diciassettesimo.

Sulla “Leissé” tirata a lucido, la tedesca Veronique Hornek, al cancelletto di partenza con il pettorale 33, al termine della prima manche conclude con il 25° riscontro cronometrico, a 87/100 dalla vetta della classifica, occupata dalla connazionale Simona Hoesl (53”95). La Hronek “disegna” una seconda manche da antologia e balza al comando, da dove non sarà più scalzata: conclude con il miglior tempo complessivo, in 1'47”45. In un Gigante dai distacchi serrati – le prime 14 sono racchiuse in soli 47/100 -, sul secondo gradino del podio sale un'altra tedesca, Barbara Wirth (1'47”57), che recupera una posizione rispetto a metà gara. Terzo gradino del podio alla francese Marion Bertrand (1'47”65), in risalita nella seconda manche, dopo la quinta piazza della prima. Al quarto posto la prima italiana, Nadia Fanchini, seconda a metà gara, che chiude in 1'47”65, con quinta la francese Coralie Frasse-Combet (1'47”66), anche lei con un pettorale alto (il 29) e soltanto 21° a metà gara. Fallisce la zona-punti per soli 23/100 l'atleta di casa, Michela Borgis (Sc Pila; 1'49”58), 31° della graduatoria assoluta, brava a rimontare cinque posizione dalla prestazione offerta nella prima manche, e partita con un numero molto alto, il 58. Le altre azzurre in gara: 6° Elena Curtoni (Cse; 1'47”69); 9° Anna Hofer (1'47”73); 12° Sabrina Fanchini (1'47”89); 17° Enrica Cipriani (1'48”16); 25° Michela Azzola (1'48”72); 29° Camilla Alfieri (1'49”33); 32° Francesca Marsaglia (Cse; 1'49”59); 40° Camilla Borsotti (1'51”26); 44° Marta Benzoni (1'51”88).

Nella classifica di specialità, a imporsi è Lisa Magdalena Agerer (oggi assente in quanto già a Schladming per il Gigante delle Finali di Coppa del Mondo), azzurra che precede la tedesca Simona Hoesl e la slovena Ana Drev.


Sulla “Diretta 2”, ovvero la parte finale della “3 – Franco Berthod -, anche in questo caso tirata a lucido, il russo Sergei Maytakov conferma il dominio nella specialità (è lui in vincitore della coppetta di Gigante), facendo registrare il miglior crono in entrambe le manche, concludendo nel complessivo di 1'59”93; a 1”08, l'austriaco Thomas Tumler (2'01”00) e, a 2”43, il finanziere trentino Luca De Aliprandini (2'02”35). Quarto posto, fuori dal podio per un solo centesimo, il francese Mathieu Faivre (2'02”36) e, quinto, lo svizzero Manuel Pleisch (2'02”48). In 8° posizione l'alpino Matteo Marsaglia (Cse; 2'02”68) e 12° il carabiniere Adam Peraudo (2'03”18). Gli altri azzurri: 29° Giulio Bosca (Cse; 2'04”67); 30° Federico Vanz (2'04”93); 31° Roberto Nani (Cse; 2'05”48); 32° Hagen Patscheider (2'05”89); 35° Jonas (2'06”18). Non conclude la prima manche Gugliemo Bosca (Sc Crammont MB), mentre è costretto all'abbandono nella seconda Alessandro Bréan (Cse).

La Coppa di specialità va al russo Sergei Maytakov, che precede l'austriaco Marcel Mathis e l'azzurro Luca De Aliprandini. Giochi fatti anche per quanto concerne la classifica generale della Coppa Europa, con l'uscita di scena, nella prima manche, del tedesco Stefan Luitz, che vede così sfumare il podio la coppetta di specialità; la classifica generale va, anche confortato dalla matematica, all'austriaco Florian Scheiber, davanti al russo Maytakov e allo stesso Stefan Luitz.