Comunicato stampa

CM Sci nordico: Francesco De Fabiani quattordicesimo nella 50 km di Seefeld

Numero
431
3 Marzo 2019

Con la 50 km Mass start in skating cala il sipario sui Campionati Mondiali di Fondo di Seefeld (Austria), gara vinta dal norvegese Christer Hans Holund con Francesco De Fabiani quattordicesimo, nella pancia del gruppo degli atleti più accreditati al successo.

Christer Hans Holund parte da lontano, al ventesimo chilometro e nessuno in gruppo bada più di tanto all’allungo e il norvegese metro dopo metro accumula un vantaggio di oltre un minuto. Soltanto il russo Alexander Bolshunov rompe gli indugi e si getta sulle tracce di Holund; recupera terreno su terreno, ma non riesce a chiudere lo strappo. Holund regala alla sua nazione il 17° oro di questa rassegna iridata, tagliando il traguardo in 1h 49’59”3; alle sue spalle, ancora un argento per Alexandre Bolshunov, a 27”8 e per il bronzo la lotta in famiglia tra i norvegesi Sjur Roethe e Martin Johnsrud Sundby premia il primo, che chiude a 57”8 dal vincitore, un decimo meglio di compagno di squadra.

Nel momento decisivo della gara, sull’attacco di Roethe e Sundby sull’ultima, impegnativa salita, Francesco De Fabiani (Cse), sempre nelle posizioni nobili del gruppo, è vittima di un principio di crampi e non riesce a all’attacco dei norvegesi. Conclude in 14° posizione De Fabiani, a 1’12”1 dalla testa della classifica e a 15” dalla medaglia di bronzo; gli altri azzurri: 26° Giandomenico Salvadori; 41° Stefano Gardener; 52° Mirco Bertolina.

(dal sito www.fisi.org) “Mi stavo giocando una medaglia – commenta Francesco De Fabiani al termine della 50 km -, poi mi stava venendo un crampo a una gamba, rischiavo di non arrivare e ho dovuto rallentare. Ma non ho niente di cui rammaricarmi. Ero nella posizione giusta, quinta o sesta nel gruppo, prima di affrontare la salita della Sprint. Era lrultimo ostacolo, ma avevo già avuto una crisi prima e poi mi è tornata. La gamba destra non mi ha sostenuto, ho dovuto alzare bandiera bianca, si stava irrigidendo troppo, e putroppo non è come nella corsa dove puoi tirarla perché c’è lo sci. Rimpianto per aver saltato lo Skiathlon vista la gara tattica? No, perché sono contento di com’è andata il giorno dopo: ci siamo concentrati sulla Team sprint, perché avevamo più probabilità di andare a medaglia, è stata la scelta giusta. Sono contento di come abbiamo deciso di procedere. Quest’estate speravo di potermi giocare una medaglia ed è arrivata. Ora c’è la 50 km di Oslo, vediamo se recupero in tempo per farla. Mancano solo sei giorni, c’è chi ha saltato quest’ultima gara dei Mondiali per concentrarsi su quella. Se sarò in condizione proverò a farla. Questa era la mia quinta gara ai Mondiali, le gare si sommano, alla fine rischi di fare tante gare male, invece di concentrarti su alcune e farle bene. Sono contento di aver fatto altri passi avanti nella Sprint e poi sono settimo in classifica generale in Coppa del Mondo, davanti a me ho solo scandinavi e russi. Sarebbe bello riuscire a concludere la stagione nei dieci, questo è il mio ultimo obiettivo. Oltre alla 50 km di Oslo ci sono delle Sprint, spero di portare a casa altri bei risultati, perciò bisogna valutare bene quali gare fare. Ne ho saltate pochissime durante la stagione, spero di mantenere questa condizione fino all’ultima tappa in Canada”.

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