Dieci anni dopo Sapporo 2006, con la vittoria di Loris Frasnelli e Cristian Zorzi, l’Italia di Federico Pellegrino e Dietmar Noeckler torna alla vittoria in una Team Sprint di Coppa del Mondo. E lo fa nella maniera più chiara, grazie a un’ultima frazione dominata da Federico Pellegrino (Fiamme Oro), in questo momento, e di gran lunga, lo sprinter più forte del circuito.
I rivali più immediati sono i francesi, ma ancora una volta Pellegrino (14’44”82) asfalta Baptiste Gros (14’46”61) e lo lascia a quasi 2”, per un altro arrivo a braccia alzate. Secondo successo in due giorni per il poliziotto valdostano, ottimamente coadiuvato dall’altro poliziotto, Dietmar Noeckler, che nella penultima frazione riesce a dare il cambio a Pellegrino in seconda posizione per consentire il lancio migliore verso il finale vincente.
La gara si sveglia solo al quarto giro, quando l’immancabile Pellegrino imprime un’accelerazione improvvisa e si porta al comando. Dà il cambio a Noeckler, che ha il compito di tenere il gruppetto delle prime cinque squadre, ma l’altoatesino fa di più e con un colpo di reni all’ultima curva riesce a stare fra i primissimi. Tornata conclsuiva, tutti a curare Pellegrino, con il solo Gros a cercare di scappare. Ma non ce n’è per nessuno, Pellegrino prima lo passa il transalpino, poi rallenta, poi allunga definitivamente sull’ultima salita e lo perde alle spalle.
Nella gara femminile la vittoria è andata a Svezia I, con Stina Nilsson e Ida Ingemarsdotter (16’14”08), davanti a Norvegia I di Heidi Weng e Astrid Jacobsen e a Germania I di Sandra Ringwald e Hanna Kolb. Buona la prestazione di Greta Laurent (Fiamme Gialle) e Gaia Vuerich, che chiudono none, con il crono di 17’10”06.
IbuCup Biathlon
L’Ukraina (1h 21’32”1; 0+4) vince la Staffetta mista – 2 x 6 km femminile – 2 x 7,5 km maschile –, ultima gara della tre giorni di IbuCup in Val Ridanna (AltoAdige). L’Italia chiude 10°, a 4’40”1, quartetto azzurro composto da Nicole Gontier al lancio (Cse; 19’37”5; 0+1 0+3) che cambia in 6° posizione, consegnando il testimone a Carmen Runggaldier; poi Pietro Dutto e Giuseppe Montello (Cse), a concludere ub 1h 26’12”2 (2 + 15).